Giovedì 29 ottobre alle 20.30 Michele dall’Ongaro riceverà il “Premio Pordenone Musica” sul palco del Teatro Verdi per il suo impegno rivolto alla didattica e alla divulgazione musicale.
Giunto alla sesta edizione, alla cerimonia di premiazione seguirà un concerto sinfonico incentrato sulla figura di Beethoven che vedrà protagonisti l’Ars Trio di Roma e l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste diretta al M° Fabrizio Maria Carminati.
Il concerto sarà preceduto nel pomeriggio dalla consegna del Sigillo della Città e un incontro pubblico moderato dal pianista Maurizio Baglini che eseguirà al pianoforte una prima assoluta.
Dopo aver presentato la nuova programmazione alla presenza del compositore Premio Oscar Nicola Piovani quale ospite d’eccezione, la ripartenza in musica del Teatro Verdi di Pordenone si esprime anche nel segno della divulgazione e della didattica, ponendo così l’accento su alcune componenti imprescindibili del suo impegno culturale, sempre più originale e rivolto agli aspetti molteplici del far musica, attraverso il Premio Pordenone Musica. Giunto ormai alla sesta edizione, il Premio Pordenone Musica è tuttora l’unico riconoscimento che celebra le più autorevoli personalità del settore che, lungo l’intera carriera, si sono spese al servizio della didattica e della divulgazione musicale. Accanto a Piero Rattalino (2015), Quirino Principe (2016), Salvatore Sciarrino (2017), Alfred Brendel (2018) e il soprano Edda Moser (2019), protagonisti delle precedenti edizioni, quest’anno il Premio sarà assegnato a Michele dall’Ongaro, compositore, autore e conduttore televisivo, Presidente e Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, nonché tra i più apprezzati divulgatori musicali.
Così, giovedì 29 ottobre alle ore 20.30, si terrà la cerimonia di consegna del premio sullo sfondo di un concerto sinfonico che ruota attorno alla figura di Ludwig van Beethoven, nell’anno del 250° anniversario della nascita, interpretato dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste diretta al M° Fabrizio Maria Carminati.
L’evento sarà preceduto alle ore 17.30 dalla consegna del Sigillo della Città e da un incontro-intervista a cura di Maurizio Baglini, consulente musicale del Verdi. Uno spazio in cui dall’Ongaro avrà modo di approfondire i diversi aspetti della divulgazione e dell’educazione musicale, contestualizzati nel difficile periodo storico che l’arte e lo spettacolo dal vivo stanno attraversando. L’incontro sarà cadenzato anche da alcuni momenti musicali: Maurizio Baglini interpreterà infatti al pianoforte la Suite pianistica Autodafè, cinque modi per andare alla forca. Scritta da Michele dall’Ongaro nel 1989, per l’occasione la Suite accoglierà un sesto episodio che verrà presentato in prima assoluta proprio a Pordenone.
Durante il concerto serale, del genio di Bonn verrà eseguito il Concerto per pianoforte, violino e violoncello op. 56, il primo lavoro del nuovo stile classico concepito per questo organico. Pubblicato nel 1807 col titolo Grande concerto concertante per l’esigenza del compositore di far dialogare insieme i solisti, il Triplo Concerto richiede tre musicisti di livello eccezionale che per l’occasione risponderanno al nome dell’Ars Trio di Roma.
Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste, l’Ars Trio di Roma ha conquistato il podio dei più prestigiosi concorsi di musica da camera, tra i quali il Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” (2001), attualmente l’ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento nella storia del concorso. Forte di un repertorio completo che spazia dal classico al moderno, il Trio è da sempre molto attento anche alla musica contemporanea. In questo ambito ha infatti tenuto a battesimo Freddo, brano espressamente composto per l’Ars Trio di Roma da Michele dall’Ongaro nel 2005 quale ideale preludio al Triplo Concerto di Beethoven. Oltre che interprete d’elezione dell’opera di Michele dall’Ongaro, l’Ars Trio di Roma varcherà il palco del Teatro Verdi di Pordenone forte dell’eredità musicale ricevuta dal Trio di Trieste, leggendaria formazione originaria della regione Fiuli Venezia Giulia, i cui componenti sono stati ambasciatori musicali nel mondo.
Il programma della serata si concluderà con la Sinfonia n.4 in si bemolle Maggiore op. 60 di Beethoven, opera molto gradita a Schubert e definita da Schumann “una slanciata ragazza greca fra due giganti nordici”, con riferimento al carattere musicale che la distingue dalla precedente Terza Sinfonia, l’Eroica, e dalla successiva Quinta.
Istituito nel 2015 dal Teatro Verdi di Pordenone in collaborazione con il Comune di Pordenone, il Premio Pordenone Musica è nato come riconoscimento a musicisti, didatti e musicologi che dedicano la loro arte e attività alle nuove generazioni, coltivandone il talento e la passione per la musica. Il Premio riflette e testimonia ancora una volta l’impegno che il Teatro Verdi dedica ai giovani e al passaggio generazionale di conoscenze, con particolare attenzione all’ambito musicale, fiore all’occhiello di una programmazione artistica che ha fatto di Pordenone e del suo Teatro una realtà di riferimento del circuito musicale europeo.
Informazioni, prenotazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro tel 0434 247624 aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. www.comunalegiuseppeverdi.it